sabato 30 maggio 2009

Quant'è?

-Fanno 20 più 10 per ogni ora oltre la prima...
-Ok, abbi pazienza ma me lo scordo sempre.
-Non si preoccupi, non è un problema...
-Ok.
-Lo metto io o lo fa lei?
-No no, fai tu.
-Ok...
-Fai la ballerina?
-No, sono così di natura.
-Hai dei movimenti molto coordinati.
-Ci sono abituata.
-Non si direbbe.
-Mi piace parecchio quello che faccio ci metto impegno, sempre.
-Si vede, lo sai trattare bene.
-In che senso?
-Nel nel senso che ho detto.
-Beh? Che si aspettava?
-No no, va benissimo, anzi.
-...
-Bau!
-Come?
-Bau!
-Oh cristo santo e adesso cosa succede?
-Bau bau!
-Smettila, stai fermo!
-È nervoso, è da un po' che si agita a questa maniera.
-Ho capito, ma sui capelli... penso che questo le costerà un extra.
-Bau, baubaubaubau!!!
-Quindi? Che si fa?
-Non saprei, non vorrei crearti problemi.
-Sono tutta sudicia, mi ha già creato problemi...
-Capisco, lasciamo perdere... quant'è?
-Un ora l'ho persa lo stesso, fanno 20 più 10 per ogni ora oltre la prima ...
-Bau!
-E stai zitto...
-È agitato.
-Già...
-Stavamo dicendo?
-I soldi.
-Ah si, scusami, eccoteli... 20, ok?
-Ok, a martedì...
-A martedì... spero che per allora si sia calmato.
-Già..
-Hem... ok, ciao.
-Salve...
-Bau!
-Bau un cazzo! se continui così, la prossima volta ti porto al canile.
-Bau!

mercoledì 27 maggio 2009

MoriremoTutti.

-Sembra ieri che ci siamo conosciuti vero ciccio?
-Ieri? Sei sicura ciccia?
-Non molto, ma alla fine cosa importa?
-Niente assolutamente niente. Solo che a volte, ripenso ai bei momenti che abbiamo passato insieme e niente, non mi ricordo un granché...
-Non capisco.
-Voglio dire, non sarebbe bello per una volta almeno poter conservare il ricordo di tutto ciò che Abbiamo fatto insieme?
-Non saprei, non mi sono mai posta questa domanda.
-Io si, in continuazione... stiamo tutto il giorno fermi, davanti a questo schifosissimo posto.
-Non è un posto.
-Si lo so che è un cazzo di supermarket, c'è scritto COOP...
-È per questo che siamo qua, no?
-Si, ma non è molto divertente... ti sei mai chiesta perché stiamo tutti ammassati in un parcheggio?
-No, in effetti no...
-Vedi? è di questo che parlo, del fatto che stiamo facendo qualcosa, ma non sappiamo neanche noi che cosa. Cioè, io ti amo, o almeno, sono convinto di amarti.
-Si, in effetti anch'io non sono molto sicura, cioè, per quello che mi ricordo dovrei amarti o una roba del genere.
-Beh, ormai è da un po' che stiamo insieme no?
-Si, credo di si. O almeno, è da quando siamo fermi in questa posizione che...
-A me pare di conoscerti da una vita.
-È! è la stessa cosa che sento io, però se ci penso, per esempio, non saprei dirti quale è il tuo colore preferito.
-Neanch'io... allora vedi? Perché cazzo ci amiamo da una vita se neanche mi ricordo quale è il tuo colore preferito.
-Non saprei, però mi piaci.
-Lo so, anch'io adoro ogni tuo centimetro, ogni tuo...
-Come sei dolce, anch'io ti adoro, adoro il tuo odore, il tuo gusto... ogni tua parte...
-Grazie amore... però non capisco... tutta questa ressa, io sono stufo, non c'è un briciolo di intimità sempre a spingere, sempre in coda... e tutto perché, per cosa, te lo sei mai chiesto?
-In effetti si. Credo che sia per quelli rinchiusi nel reparto macelleria.
-Ah, dici? Non ci ero arrivato.
-Sciocchino, sei stressato.
-Già, cado a pezzi.
-Non fare così, mi fai venire la depressione. Pensa agli altri. Guardali, sono tutti li schiacciati l'uno con l'altro e neanche si rivolgono una parola, uno sguardo. Noi almeno stiamo insieme, abbiamo una relazione fissa, abbiamo costruito un rapporto, abbiamo... un futuro!
-Futuro? Cosa intendi?
-Non saprei.
-Fammi un esempio.
-Beh, tipo... noi ora siamo morti giusto?
-Teoricamente si.
-Ecco, il futuro è una cosa del tipo... moriremo tutti, si, il futuro è... moriremo tutti!
-Cazzo... sei molto intelligente!
-Grazie amore.
-Per questo ti amo.
-Per questo ti mangio!

venerdì 8 maggio 2009

Pratica della Teoria

– In teoria si, ma in pratica no.
– E sognarlo?
– Cosa vuoi dire.
– Voglio dire che se uno sogna di innamorarsi di un altra donna, è come farlo?
– Ripeto, in teoria si, ma in pratica no.
– In effetti è quello che sento.
– Si, ma la cosa assurda è che manco ha un volto questa persona... la storia della donna dei sogni e quella della donna della tua vita, ricordi?
– Certo, c'ero anche io quando hai sentito sta stronzata alla tivù.
– Non è una stronzata, a me è successo, ora, cioè stanotte.
– Quello che è successo ora, sta succedendo perché tu lo vuoi.
– No, succede perché cristo santo, mi sono sognato quella li.
– Queste sono scuse, scuse e basta per non ammettere che a te di quell'altra non te ne frega più un cazzo.
– Un po' di rispetto, prego. Stiamo parlando di una persona con la quale condivido gioie e dolori da anni.
– Appunto, la donna della tua vita.
– Allora vedi? Ritorna fuori il discorso della donna dei sogni...
– Il discorso della donna dei sogni è che è e rimane una donna dei sogni... mentre la donna della tua vita, la vita reale, rimarrà sempre un altra.
– Si, ma io mi sento strano. Ho sentito tutto e da stamani sono preso, attirato da una donna che neanche ha un volto... capisci cosa voglio dire?
– No.
– Mi spiego meglio.
– Bravo.
– Voglio dire che porco schifoso l'ho fatto, non so se era pratica o teoria, so soltanto che l'ho fatto, mi sono innamorato di qualcosa che non esiste neanche... perché stanotte, son passati giorni e settimane e sono passati con la dolcezza e la serenità che soltanto un corteggiamento ben corrisposto può darti.
– Porco schifo... romantico del cazzo.
– Se non avevi voglia potevi dirmelo, evitavo di farti questa umiliante confessione...
– Va avanti.
– Sicuro?
– Vai.
– Ok. stavo dicendo del corteggiamento. Si, ci siamo conosciuti così per caso, in un tabacchino più o meno... sai come sono i sogni, fuori c'era la nebbia e io ero dentro che stavo cercando le sigarette.
– E lei? La figa intendo...
– Lei, la ragazza, era dentro, serviva al banco.
– Allora era un bar.
– No, un tabacchino.
– I tabacchini non servono al banco...
– Allora la vuoi la storia?
– Si.
– Zitto e ascolta.
– Ok.
– Ok.
– Vai avanti.
– Chiedo queste sigarette e due occhi magnifici, azzurri e brillanti cominciano a fissarmi... che c'è, che c'è!
– Che c'è? Cristo santo, hai appena detto che non ti ricordi come cazzo era fatta e ora salti fuori che aveva due occhi magnifici? Sei poco credibile, per questo ti invito a riflettere sulla storia del “in pratica e in teoria”
– Si chiama memoria emotiva, pezzi di emozioni che diventano immagini. Il cervello sopperisce alla mancanza...
– Di figa! Il cervello sopperisce alla mancanza di figa e comincia a farti immaginare le cose per come tu le vuoi vedere.
– Ma che cazzo dici!
– Porco schifo, lo so come funziona, credi che non mi sia mai fatto una sega a memoria?
– Ma non è una sega!
– Ah no? Io pensavo che stessimo parlando di questo.
– No, no e no! Ti sto dicendo che è da stamani che mi sono svegliato e che sono innamorato di chissà chi, e tu salti fuori con le seghe!
– Non salto fuori con le seghe, semplicemente ti stavo dicendo che anche a me capita di sostituire immagini con pezzi di ricordi persi... esempio: quando sono li li per venire, in quel momento, passo subito dal culo alla faccia. Mi appaiono una serie di volti, tipo carrellata veloce di immagini, un flash di uno, due, massimo tre secondi. E la cosa ganza è che sono tutte fighe che sorridono. Cioè, non sono fighe nel senso di vagine, sono pezzi di mozza, donne belle, non so se mi spiego...
– Si, ti spieghi benissimo, e ti sei mai chiesto perché ridono?
– Ci ho riflettuto e si, sono giunto ad una conclusione... vuoi sentirla?
– Sentiamola.
– La verità è che credo di essere vittima di un plagio mediatico. Cioè, quei cazzo di film porno che guardo, hanno tutti quella cazzo di struttura ellittica...
– Eh?!
– Si, tipo lo smile di Watcmen, si inizia con la faccina e si finisce con la faccina, hai presente?
– No.
– Porco schifo... Forest Gump?
– Capolavoro!
– Se per questo anche Watcmen... comunque, anche li si inizia con la piuma e poi c'è sto cazzo di piuma alla fine e per tutto il film...
– Quindi? Questo cosa centra con i tuoi snapshot ricorrenti?!
– Centra che tutti questi film che mi guardo, aprono tutti con la figa sorridente e poi si concludono con la figa sorridente bella piena di sborra che ride... Capisci?! Plagio mediatico mediante snapshot a struttura ellittica.
– Quante volte ti masturbi al giorno.
– E questo che centra?
– Centra centra. Allora, quante te ne fai?
– Sono cazzi miei.
– Q-u-a-n-t-e!
– Porco schifo, che cazzo ne so, posso dirti che me ne faccio abbastanza da confondere le facce delle mie numerose amanti! Va bene?!
– Va bene.
– Quindi?
– Quindi sei tu quello che sta male, non io.
– In teoria si, ma in pratica no.

venerdì 1 maggio 2009

Fascia Protetta.

Tra Agosto e Settembre (più o meno), esce "Fascia Protetta, un albo edito dalla Double Shot di Firenze. Insieme a Me e a Lorenzo, ci saranno altre storie scritte e disegnata da: Trinchero Giorgio, Daveti Samuel, Ravazzani Alessio, Frongia Francesco, Deplano Paolo, Galeotti Brunilde, Rossi Francesco e Giallo, che sono pressappoco quelli qua sopra (quello vecchio e brutto è Alessio D'uva). Il tema dell'albo sarà l'infanzia raccontata e rappresentata in varie forme e roba del genere. Palloni, Lorenzo, oggi ha finito la tav 22, quindi ha tagliato il traguardo della nostra prima storia che verrà pubblicata. Complimenti a lui. Sotto metto tav 3 e 4, inchiostrate da Alessandra Marzano, la chinatora di questa storia. A breve, altre info più precise.

Ah, la foto di classe è stata scattata dal bravissimo Nicola Saviori.