venerdì 8 maggio 2009

Pratica della Teoria

– In teoria si, ma in pratica no.
– E sognarlo?
– Cosa vuoi dire.
– Voglio dire che se uno sogna di innamorarsi di un altra donna, è come farlo?
– Ripeto, in teoria si, ma in pratica no.
– In effetti è quello che sento.
– Si, ma la cosa assurda è che manco ha un volto questa persona... la storia della donna dei sogni e quella della donna della tua vita, ricordi?
– Certo, c'ero anche io quando hai sentito sta stronzata alla tivù.
– Non è una stronzata, a me è successo, ora, cioè stanotte.
– Quello che è successo ora, sta succedendo perché tu lo vuoi.
– No, succede perché cristo santo, mi sono sognato quella li.
– Queste sono scuse, scuse e basta per non ammettere che a te di quell'altra non te ne frega più un cazzo.
– Un po' di rispetto, prego. Stiamo parlando di una persona con la quale condivido gioie e dolori da anni.
– Appunto, la donna della tua vita.
– Allora vedi? Ritorna fuori il discorso della donna dei sogni...
– Il discorso della donna dei sogni è che è e rimane una donna dei sogni... mentre la donna della tua vita, la vita reale, rimarrà sempre un altra.
– Si, ma io mi sento strano. Ho sentito tutto e da stamani sono preso, attirato da una donna che neanche ha un volto... capisci cosa voglio dire?
– No.
– Mi spiego meglio.
– Bravo.
– Voglio dire che porco schifoso l'ho fatto, non so se era pratica o teoria, so soltanto che l'ho fatto, mi sono innamorato di qualcosa che non esiste neanche... perché stanotte, son passati giorni e settimane e sono passati con la dolcezza e la serenità che soltanto un corteggiamento ben corrisposto può darti.
– Porco schifo... romantico del cazzo.
– Se non avevi voglia potevi dirmelo, evitavo di farti questa umiliante confessione...
– Va avanti.
– Sicuro?
– Vai.
– Ok. stavo dicendo del corteggiamento. Si, ci siamo conosciuti così per caso, in un tabacchino più o meno... sai come sono i sogni, fuori c'era la nebbia e io ero dentro che stavo cercando le sigarette.
– E lei? La figa intendo...
– Lei, la ragazza, era dentro, serviva al banco.
– Allora era un bar.
– No, un tabacchino.
– I tabacchini non servono al banco...
– Allora la vuoi la storia?
– Si.
– Zitto e ascolta.
– Ok.
– Ok.
– Vai avanti.
– Chiedo queste sigarette e due occhi magnifici, azzurri e brillanti cominciano a fissarmi... che c'è, che c'è!
– Che c'è? Cristo santo, hai appena detto che non ti ricordi come cazzo era fatta e ora salti fuori che aveva due occhi magnifici? Sei poco credibile, per questo ti invito a riflettere sulla storia del “in pratica e in teoria”
– Si chiama memoria emotiva, pezzi di emozioni che diventano immagini. Il cervello sopperisce alla mancanza...
– Di figa! Il cervello sopperisce alla mancanza di figa e comincia a farti immaginare le cose per come tu le vuoi vedere.
– Ma che cazzo dici!
– Porco schifo, lo so come funziona, credi che non mi sia mai fatto una sega a memoria?
– Ma non è una sega!
– Ah no? Io pensavo che stessimo parlando di questo.
– No, no e no! Ti sto dicendo che è da stamani che mi sono svegliato e che sono innamorato di chissà chi, e tu salti fuori con le seghe!
– Non salto fuori con le seghe, semplicemente ti stavo dicendo che anche a me capita di sostituire immagini con pezzi di ricordi persi... esempio: quando sono li li per venire, in quel momento, passo subito dal culo alla faccia. Mi appaiono una serie di volti, tipo carrellata veloce di immagini, un flash di uno, due, massimo tre secondi. E la cosa ganza è che sono tutte fighe che sorridono. Cioè, non sono fighe nel senso di vagine, sono pezzi di mozza, donne belle, non so se mi spiego...
– Si, ti spieghi benissimo, e ti sei mai chiesto perché ridono?
– Ci ho riflettuto e si, sono giunto ad una conclusione... vuoi sentirla?
– Sentiamola.
– La verità è che credo di essere vittima di un plagio mediatico. Cioè, quei cazzo di film porno che guardo, hanno tutti quella cazzo di struttura ellittica...
– Eh?!
– Si, tipo lo smile di Watcmen, si inizia con la faccina e si finisce con la faccina, hai presente?
– No.
– Porco schifo... Forest Gump?
– Capolavoro!
– Se per questo anche Watcmen... comunque, anche li si inizia con la piuma e poi c'è sto cazzo di piuma alla fine e per tutto il film...
– Quindi? Questo cosa centra con i tuoi snapshot ricorrenti?!
– Centra che tutti questi film che mi guardo, aprono tutti con la figa sorridente e poi si concludono con la figa sorridente bella piena di sborra che ride... Capisci?! Plagio mediatico mediante snapshot a struttura ellittica.
– Quante volte ti masturbi al giorno.
– E questo che centra?
– Centra centra. Allora, quante te ne fai?
– Sono cazzi miei.
– Q-u-a-n-t-e!
– Porco schifo, che cazzo ne so, posso dirti che me ne faccio abbastanza da confondere le facce delle mie numerose amanti! Va bene?!
– Va bene.
– Quindi?
– Quindi sei tu quello che sta male, non io.
– In teoria si, ma in pratica no.

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